L’immensità con Penelope Cruz

Negli anni '70 una famiglia si trasferì a Roma. La madre è spagnola e il padre siciliano. Naturalmente la madre, mirabilmente interpretata da Penelope Cruz, ricorda i film di Almodovar perché il suo amore per i figli è incondizionato. Nel trailer qui sopra, vediamo l'immancabile felicità della famiglia la cui madre è così empatica con i suoi figli. Purtroppo per la coppia, il marito macho e violento di lei ha ucciso il loro amore. Tuttavia non ha risorse e non può lasciarlo. L'atmosfera in questa famiglia è pesante e i tre figli la riflettono a modo loro. I due piccoli hanno un'alimentazione disturbata: la piccola è anoressica e il ragazzo bulimico. Quanto alla sorella maggiore, di 12 anni, non riesce a identificarsi con la madre, troppo disturbata dal cattivo rapporto che ha con il marito, per cui non vuole assumere il ruolo di ragazza e cambia nome.  Adriana si chiama Andrea. È una preadolescente e scopre l'amore di una ragazza gitana che la crede un ragazzo
se vi piacciono i sentimenti e se vi piace Almodovar, vi consiglio di vedere questo film

Si tratta sempre di un malinteso e del desiderio che l'altra persona svolga il "ruolo" che le è stato assegnato. La moglie, i figli, il marito, ecc. Sono quello che sono, non quello che vogliamo che siano.... Il dramma dell'umanità: assumere e soprattutto vivere i cambiamenti dell'altro, la sua evoluzione. Come essere? E soprattutto, come non esserlo? Vale a dire, non annientare se stessi. Combattere senza distruggersi? Una persona benevola ha detto "combatti con un cuore riconciliato"; un'altra ha sperimentato la non violenza. Agire senza reagire, con la testa che lascia che il "cuore" e i sentimenti si esprimano... Questa è la domanda... Shakespeare