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Nulla è come sembra, titolo originale The Father diretto da Florian Zeller, con Antony Hopkins e Olivia Colman

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Message  idaM Lun 10 Avr - 23:57

Ho appena visto il film “Nulla è come sembra”, titolo originale “The Father” diretto dal regista e drammaturgo francese, Florian Zeller, che trasforma la pièce omonima in un lungometraggio, proprio pensato per Antony Hopkins, che sarà, infatti,  l’attore protagonista. Mi è stato consigliato da alcuni amici virtuali che vivono a Siviglia e si incontrano ogni quindici giorni nel centro civico la Buharia in degli incontri culturali di ampio respiro dove i partecipanti si confrontano e discutono di tematiche unite da un fil rouge che cambia di anno in anno. Quest’anno l’itinerario è la “Ciudad Desmemoriada” e il tema è “Todos estamos locos”. Durante il periodo del lockdown, gli incontri sono stati virtuali su Skype e, grazie ad un’amica spagnola che mi ha introdotta nella “Tertulia”, ho potuto parteciparvi. Finito il lockdown, l’organizzatore mi tiene informata, aggiornandomi sui temi e  gli interventi del relatore/relatrice di turno. In uno degli incontri c’è stata la proiezione del film The Father che io ho visto da casa per potervi partecipare, sia pure a distanza.  L’azione di “The Father” si svolge a Londra. Il film è drammatico e racconta un’odissea nello spazio della mente di un ottantenne, Antony, malato di Alzheimer, che afferma di essere sano di mente e immagina che la realtà sia quella che lui avverte nella sua mente malata  e che la figlia Anne (Olivia Colman), che l’assiste amorevolmente, sia invece quella malata. Antony si rivela un vecchio dispotico e scontroso, impossibile ma anche seducente, che sconvolge la vita di Anne, la quale cerca invano di trovare una soluzione accettabile per entrambi, una badante che assista il padre durante la sua assenza e la vita che vuole costruirsi dopo il divorzio, con un altro uomo che vive a Parigi. Tutte sono rifiutate da Antony che, caparbio, continua a insistere di riuscire a badare a sé stesso, non riconoscendo la sua malattia. Il film, che tradisce  l’impostazione teatrale, è fatto di frammenti di vita all’interno di due grandi appartamenti in Londra, dove Antony appare confuso, incapace di capire quello che sta succedendo intorno a lui e senza riuscire a comporre i pezzi di vita che sta vivendo. Il punto di vista è quello di Antony che passa dall’assenza alla presenza, vedendo aumentata la sua distorta percezione della realtà, grazie alle strategie di scena che cambiano i visi delle persone che gli ruotano attorno con focus su alcune mancanze, come l’orologio che nasconde e poi, non ricordando di averlo nascosto, accusa la badante di averlo rubato, o il quadro della figlia Lucy, morta in un incidente, ma per lui ancora viva “anche se non va mai a trovarlo”, quadro che non vede più trovandosi nella casa della figlia, dove era stato trasferito per migliori cure. La situazione si complica quando vede nel salotto un uomo che lo spiazza dicendo di essere il marito di Anne dal quale Anne non s’era mai separata. Pian piano le cose precipitano e Anne, non più riconosciuta dal padre, si convince di averlo, di fatto, perduto e, consigliata dalla dottoressa che lo segue e dal compagno, accetta di ospitarlo in una casa di cura, dove il padre, che oramai si era aggravato e aveva perso tutte le sue certezze, non avrebbe mai voluto andare.

Il film, ha vinto tanti premi e due  Oscar per la migliore interpretazione di Antony Hopkins e  la  migliore sceneggiatura. Incentrato sul dramma della semenza senile e gli enormi e devastanti problemi che la malattia causa nelle famiglie, convince gli spettatori e li incolla alla poltrona, coinvolgendoli nella drammatica e dolorosa tematica in cui ognuno potrebbe immedesimarsi.
 



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Dernière édition par idaM le Mer 12 Avr - 15:17, édité 2 fois
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Message  MurielB Mar 11 Avr - 22:46

Grazie Ida per la presentazione di questo film che non ho visto ma che è tristemente attuale. Il processo di elaborazione del lutto può bloccarsi e impedirci di vivere. Con la malattia di Alzheimer sembra che la mente e lo spirito siano morti, mentre il corpo è ancora lì. Mio marito ha un ex collega molto vicino che è appena entrato in una casa di riposo dopo un sviluppo rapido della malattia di Alzheimer. Non so come reagisce sua moglie
D'altra parte, la persona malata i cui ricordi si confondono e scompaiono deve essere terribilmente angosciata, ma che dire delle persone che la accompagnano?

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