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L'alchimista di Paulo Coelho

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Message  idaM Lun 16 Oct - 0:29

Sinossi
Un giovane pastore di nome Santiago sogna di trovare un tesoro presso le piramidi e, aiutato da un vecchio saggio, il re di Salem, che gli ha regalato Urim e Tummin, due pietre che aiutano gli indecisi e significano rispettivamente “sì e no”, vende tutto e parte per realizzare il suo sogno.  Arriva a Tangeri, la porta dell’Africa, dove un ragazzo gli ruba tutti i denari. Lavora per un anno presso un mercante di cristalli che ha un sogno, andare alla Mecca ma non vuole realizzarlo per paura che dopo non abbia più uno scopo per vivere. Grazie agli investimenti riusciti suggeriti da Santiago   i suoi affari prosperano e diventa ricco. Santiago guadagna tanto e racimola un gruzzoletto con il quale può pagarsi le spese del viaggio di ritorno, comprarsi le pecore e non tornare a casa a testa bassa. Ma, strada facendo riflette, è indeciso, poi ricorda che il vecchio re gli aveva dato Urim e Tummìn, le prende e pensa che si trova a poca distanza dalle piramidi e che questa occasione non gli si presenterà più nella vita e poi ha tutto il tempo per ritornare in Andalusia e comprarsi le pecore. Così decide di continuare il viaggio per realizzare il suo sogno. Ritorna nel bar dove il ladro gli aveva rubato i soldi appena arrivato e qua incontra l’inglese che ha studiato tutta la vita l’alchimia e sta cercando un alchimista, e il cammelliere che è un maestro anche se non lo sa.  Insieme decidono di prendere la carovana che di lì a poco sarebbe partita per attraversare il deserto e passare per El Fayum, dove l’inglese cercato l’alchimista. Durante il viaggio Santiago contempla il deserto e il suo silenzio. Quando arrivano all’oasi di El Fayum, Santiago aiuta l’inglese a cercare l’alchimista chiedendo informazioni alle persone che attingono acqua al pozzo. Qui il ragazzo incontra Fatima e i due si innamorano. Fatima indica il luogo dove si trova l’alchimista e l’inglese capisce che deve provare a mettere in pratica quello che ha imparato in tanti anni di studio. Intanto scoppia la guerra tra bande rivali e non possono più proseguire il viaggio. Santiago leggendo il volo di uno sparviero ha un presagio che l’oasi sarebbe stata attaccata da un esercito. Consigliato dal cammelliere, lo comunica ai capi del villaggio mettendo a rischio la vita nel caso la notizia non si fosse rivelata vera. L’esercito arriva seminando morte e Santiago è ripagato con monete d’oro e la nomina a consigliere dell’oasi com’era successo a Giuseppe nella Bibbia.
L’alchimista cerca Santiago e capisce che è lui il ragazzo a cui può trasmettere il suo sapere e decide di aiutarlo a raggiungere le piramidi e trovare il suo tesoro. Ma presto arrivano i pericoli attraverso l’incontro con dei guerrieri di una delle tribù in guerra che li sequestrano sospettando fossero spie dei nemici. L’alchimista offre i soldi di Santiago al generale che accetta la sfida e attende la trasformazione di Santiago nel vento in grado di distruggere l’accampamento.
L’alchimista aiuta il ragazzo ad affrontare le sue paure che gli impediscono di ascoltare il suo cuore e parlare con la natura. Santiago prova a contemplare la sabbia del deserto, parlare con essa, con il sole, con il vento e la mano di Dio. Davanti a questa non riesce a parlare ma sta in silenzio e prega, una preghiera nuova che lo fa sprofondare nell’anima del mondo. Capisce allora che i sei giorni della creazione sono la Grande Opera, che l’anima del mondo è parte dell’anima di Dio e l’Anima di Dio è la sua stessa anima e pertanto può fare miracoli e trasformarsi in vento, vincendo così la scommessa.
Continuano il viaggio scortati dagli uomini del generale e a chiedono ospitalità in un monastero. Qui l’alchimista dice a Santiago che continuerà a fare il viaggio da solo, poi trasforma del piombo in oro e lo divide in quattro parti, una per Santiago, una per sé, per poter affrontare il viaggio di ritorno una per il monaco per ripagarlo delle spese sostenute per lo loro ospitalità e una per Santiago quando tornerà senza più il suo oro rubatogli dai predoni.
Uno di questi gli racconta prima di andar via di aver sognato un bambino che gli diceva che in una chiesa dell’Andalusia c’era un tesoro e Santiago capisce e riconosce la chiesa del suo paese dove pascolava le sue pecore e decide di tornare al suo paese dove trova il tesoro e poi, ricco e consapevole torna a cercare Fatima.

Il libro è una favola allegorica che parla di un viaggio interiore verso la scoperta di sé, delle proprie potenzialità, del proprio talento, di cui spesso non si è consapevoli. A ognuno di noi è stato assegnato un compito che dobbiamo eseguire nel corso della nostra vita attraverso le nostre scelte e imparando a riconoscere i segni che l’Universo mette sulla nostra strada, ma che spesso non riusciamo a cogliere perché impediti da paure, mancanza di coraggio o condizionamenti familiari o sociali.
Bisogna ascoltare il proprio cuore perché in esso c’è tutto quello che dobbiamo sapere e fare. Siamo parte dell’universo e tutto dalla materia grezza alle piante, agli animali, a tutto il creato, all’uomo è legato e forma l’anima del mondo, la Grande Opera, che ci parla con il suo linguaggio universale. Noi, però, dobbiamo imparare a decodificarlo per poterlo utilizzare e poter parlare con gli elementi della natura, con la sabbia, col sole, con il vento. Occorre riconoscere i segni e seguirli perché sono gli aiuti che l’Universo ci dà per realizzare il nostro talento. E bisogna anche rinunciare a qualcosa e non attaccarsi alle cose materiali, al denaro e al potere perché ci allontanano dalla realizzazione della Leggenda Personale.
Ci aiuta il silenzio, la riflessione, la contemplazione della natura, la fedeltà alla propria natura, la capacità di sognare e desiderare con tutta la volontà e la fiducia il proprio sogno. "Se vuoi davvero qualcosa, allora l'intero universo cospirerà e ti aiuterà a raggiungerlo". La ricerca e il percorso personale si affiancano a quelli di tutti e insieme il cammino verso la meta è facilitato.
Santiago è stato aiutato dagli altri personaggi, nessuno dei quali è causale nella narrazione, ognuno gli svela un aspetto della vita e gli rivela il progressivo passo verso la realizzazione del suo sogno. I più importanti sono Melchidesech, il re di Salem che gli fa capire l’importanza della scoperta di sé, il coraggio di abbandonare le certezze che ci incatenano a un tenore di vita che non è il nostro e che, pertanto, ci impediscono di essere autentici. Urim e Tummin spingono a riflettere per superare le indecisioni, il principale ostacolo lungo il cammino.

Il mercante di cristalli, brontolone ma buono e giusto, rappresenta la possibilità che l’universo ci dà per rimboccarci le maniche e ricominciare a darci da fare per rimanere fedeli ai nostri sogni. Santiago non condivide la sua scelta di non andare alla Mecca per paura di non avere più una meta da seguire, infatti questa scelta gli fa vivere con tanti rimpianti e soprattutto impedisce all’universo di aiutarlo.

Fatima rappresenta l’Amore vero, quello libero da condizionamenti e personalismi, che rispetta l’altro e non gli impedisce di realizzare i propri sogni. Simboleggia la fiducia e la fedeltà. Incoraggia Santiago a seguire il proprio cammino perché ciò che è vero e puro non può marcire e la pazienza e l’attesa saranno premiate dal ritorno dell’amato, perché il suo amore se è vero si realizzerà quando avrà realizzato il suo sogno. Come dire che bisogna ritrovare sé stessi prima di poter condividere il proprio mondo con qualcun altro e vivere con la persona amata.

L’alchimista è il personaggio più significativo per il cammino di Santiago. È il vero alchimista che vive da povero anche se possiede la ricchezza di conoscere il linguaggio e l’anima del mondo (la forza mistica, l’amore che avvolge tutte le cose) e ha acquisito il potere di trasformare il piombo in oro, chiara metafora che allude al potere di trasformare la negatività dei nostri pensieri e delle nostre azioni in amore ed empatia. Egli sa riconoscere ad esempio che l’inglese non ha la stoffa di Santiago e per questo lo aiuta a salire i gradini della conoscenza sapienziale per scoprire che tutto è in un uno e uno in tutti, che in ognuno di noi c’è tutto quello che dobbiamo sapere, che quando l’abbiamo capito e ci saremo purificati ci accorgeremo di avere dei poteri straordinari, di poter fare miracoli e trasformarci in vento, per esempio. “Non c’è bisogno che tu capisca il deserto, basta che osservi un semplice granello di sabbia e vi scorgerai tutte le meraviglie della Creazione…Non dimenticare che è tutto una sola cosa. Non dimenticare il linguaggio dei segnali. E, soprattutto, non dimenticare di andare fino in fondo alla tua Leggenda Personale”.

Col suo aiuto Santiago capisce che “la paura di soffrire è peggiore della stessa sofferenza”. I pensieri negativi e la paura di fallire sono ostacoli che la mente ci mette davanti, influenzando le nostre scelte e, bloccando la nostra iniziativa e ci impedisce di raggiungere i nostri veri obiettivi, diventando una profezia che si autoavvera.
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Message  MurielB Lun 16 Oct - 22:37

Grazie mille Ida per questa presentazione
Un giovane pastore di nome Santiago sogna di trovare un tesoro presso le piramidi e, aiutato da un vecchio saggio Intraprende questo viaggio e i segni lungo la strada lo aiutanno a scoprire la sua leggenda personale”
Le principali lezioni di vita che questo libro mi ha insegnato sono
1 L'alchimia di trasformare il piombo in oro ha ora il significato di trasformare la nostra vita e di far emergere il meglio di noi stessi.
2 C'è un certo fatalismo in questo libro (Mektoub) perché ogni persona incontra i segni che le permettono di trovare la strada verso il suo "sé" migliore.
3 Bisogna sempre seguire i propri sogni, la propria intuizione e il proprio cuore.
4 Il viaggio che ci permette di entrare in comunione con ciò che compone il mondo (animali, piante, alberi, ecc.) è importante quanto la destinazione.
5 Un legame invisibile unisce tutto ciò che compone il mondo: è l'anima del mondo.
6 Gli ostacoli non sono un impedimento, ma difficoltà che ci aiutano a crescere.
7 Il vero amore non è egoista. Aiuta la persona amata a realizzare la propria leggenda personale.
8 Il vero tesoro è dentro di té
9 La paura è un ostacolo più grande dell'ostacolo stesso
10 Il passato e il futuro sono lì, ma bisogna impegnarsi nel presente.

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