Auroville, l'utopia della città universale
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Auroville, l'utopia della città universale
Auroville, la città dell’aurora, dal francese Aurore e ville, costruita da Mirra Alfassa, detta la Madre compagna e discepola di Sri Aurobindo, guru, mistico e filosofo, fondatore spirituale della città. Nacque a fine Ottocento in India, a Calcutta e fu incarcerato per le sue idee ritenute pericolose. Per sfuggire ad un nuovo arresto fuggi a Pondicherry e vi rimase fino alla morte. Auroville è “l’isola che non c’è” d’Oriente, un’utopia ecologica abitata da circa 2500 persone di 60 nazionalità, i più significativi dopo gli indiani, i francesi, i tedeschi e gli italiani. Ben 125 nazioni erano presenti alla sua inaugurazione ognuno dei quali portò una manciata di terra del proprio paese, tuttora conservata in un’urna di marmo nella città.
Non esiste proprietà privata, tutti percepiscono lo stesso salario il resto va alla comunità ed è gestito come un fondo collettivo per i bisogni di tutti. Chi vi arriva e vuole restare ha l’obbligo di piantare un albero. La città ha forma di raggiera intorno al centro costituito dal “Matrimandir” un luogo mistico detto “Area della pace” dove regna il silenzio e si pratica la meditazione. Al piano superiore si può trovare la propria consapevolezza in una stanza di marmo bianco. È illuminato da pannelli fotovoltaico, che forniscono l’energia a tutta la città.
La città è circondata da un anello verde fatto di una vegetazione varia, curata e fatta crescere dagli abitanti, ivi giunti con l’idea della “Madre” di creare una città ecosostenibile con un’economia autosufficiente. Si produce quanto basta alla comunità e non ci sono sprechi. L’educazione è gratuita e permanente. Un misto di buddismo, induismo, marxismo e anarchia, nato per creare un sistema alternativo ai moderni sistemi economici, finalizzato al rispetto dell’ecologia e dell’ambiente, perfettamente a misura d’uomo. Una città umana e universale nel sud dell’India. Vi si recano molti visitatori attraverso il “Conscious Journeys”, una tappa, di sicuro indimenticabile, inserita nel tour “Il meglio dell’India del Sud e Tamil Nadu: la terra dei templi”.
Interessanti sono i 4 punti della filosofia della città voluta da Mirra Alfassa
1. “Auroville non è proprietà di nessuno. Auroville appartiene all’Umanità intera. Coloro che vivono ad Auroville, devono essere prodighi servitori della Coscienza Divina.
2. Auroville sarà il luogo di un’educazione senza fine, di un costante progresso e di una giovinezza senza vecchiaia.
3. Auroville si propone come ponte tra passato e futuro. Approfittando di tutte le scoperte esteriori ed interiori, Auroville si lancia con coraggio verso le future realizzazioni.
4. Auroville sarà un luogo di ricerca materiale e spirituale, per divenire l’incarnazione vivente della vera Unità Umana”.
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Re: Auroville, l'utopia della città universale
Grazie mille Ida per la tua introduzione ad Auroreville. La filosofia è molto interessante in teoria ma diamo un'occhiata più da vicino
Tuttavia, come i kibbutz, gli Amish, gli ecovillaggi, ecc. sono gruppi che si separano dal resto e possono diventare sette. È Auroville una setta? Non lo so però secondo quanto ho appena letto, quando si entra a Auroville si dimentica la propria educazione, la propria cultura e le proprie tradizioni e ci si sottomette a nuovi precetti : Un modo di pensare unico (È davvero molto triste, perché è una grande ricchezza che si sta perdendo). Una cosa che anche non mi piace è la devozione alla madre Non mi piace affatto questa organizzazione piramidale perché preferisco che tutti lavorino insieme per prendere decisioni. Personalmente me piace la teoria “dell'Unus mundus”presentata da Teilhard de Chardin, il mio guru
Teilhard credeva in un'evoluzione guidata da una forza spirituale intrinseca all'universo, un'evoluzione non solo fisica ma anche intellettuale e spirituale, che portava a una coscienza collettiva superiore.
Ida a écrit:
Interessanti sono i 4 punti della filosofia della città voluta da Mirra Alfassa
1. “Auroville non è proprietà di nessuno. Auroville appartiene all’Umanità intera. Coloro che vivono ad Auroville, devono essere prodighi servitori della Coscienza Divina.
2. Auroville sarà il luogo di un’educazione senza fine, di un costante progresso e di una giovinezza senza vecchiaia.
3. Auroville si propone come ponte tra passato e futuro. Approfittando di tutte le scoperte esteriori ed interiori, Auroville si lancia con coraggio verso le future realizzazioni.
4. Auroville sarà un luogo di ricerca materiale e spirituale, per divenire l’incarnazione vivente della vera Unità Umana”.
Tuttavia, come i kibbutz, gli Amish, gli ecovillaggi, ecc. sono gruppi che si separano dal resto e possono diventare sette. È Auroville una setta? Non lo so però secondo quanto ho appena letto, quando si entra a Auroville si dimentica la propria educazione, la propria cultura e le proprie tradizioni e ci si sottomette a nuovi precetti : Un modo di pensare unico (È davvero molto triste, perché è una grande ricchezza che si sta perdendo). Una cosa che anche non mi piace è la devozione alla madre Non mi piace affatto questa organizzazione piramidale perché preferisco che tutti lavorino insieme per prendere decisioni. Personalmente me piace la teoria “dell'Unus mundus”presentata da Teilhard de Chardin, il mio guru
Teilhard credeva in un'evoluzione guidata da una forza spirituale intrinseca all'universo, un'evoluzione non solo fisica ma anche intellettuale e spirituale, che portava a una coscienza collettiva superiore.
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