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25 aprile 2024 - Festa della Liberazione.

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25 aprile 2024 - Festa della Liberazione. Empty 25 aprile 2024 - Festa della Liberazione.

Message  idaM Lun 29 Avr - 14:03

Lo scorso 25 aprile si è celebrato, in Italia, l’anniversario del 25 aprile 1945, data della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Il fascismo come regime in realtà era stato sconfitto il 25 luglio del 1943, ma ritornò in forma subalterna nella Repubblica di Salò, sul lago di Garda in Lombardia, capeggiata dallo stesso Mussolini, ma in realtà uno stato fantoccio, voluto e controllato da Hitler.  Un momento oscuro per l’Italia, di confusione, disordini e disorientamento, di crudele repressione da parte dei tedeschi e dei collaborazionisti repubblichini, i quali parteciparono alle stragi e alla persecuzione e deportazione degli oppositori politici nonché degli ebrei nei campi di concentramento.
In questo clima, ragazzi, uomini e donne, di diversi orientamenti politici, stanchi dei soprusi, delle ingiustizie, delle purghe, del confino degli oppositori del regime o della loro uccisione, della violenza e delle stragi del ventennio, decisero coraggiosamente d’imbracciare il fucile contro i repubblichini e l’invasione tedesca, mettendo in pericolo la propria vita ed essere uccisi in nome della libertà. I partigiani si nascosero sulle montagne e da lì opposero tenace e preziosa resistenza, sostenuti eroicamente anche dalla popolazione civile. Fino al 1945, appunto, quando i tedeschi, sconfitti, si ritirarono e l’Italia riacquistò la libertà e l’unità.
 
La lotta dei Partigiani è stata riconosciuta e apprezzata dalle forze alleate vincitrici della guerra e, grazie ad essa, all’Italia fu garantita l’autonomia decisionale del destino postbellico traducendosi nella creazione della Costituente, che, presieduta dal comunista Terracini e con la partecipazione di tutti i ricostituiti partiti politici antifascisti, redasse la costituzione che andò in vigore nel 1946, consentendo la formazione della moderna Repubblica italiana. In Germania, invece, decisero gli alleati. Da allora il 25 aprile è celebrato in Italia come festa nazionale della Liberazione.
Tuttavia, diversamente da quanto avvenne in Germania, in Italia non ci fu un Norimberga e, purtroppo, gli italiani non hanno fatto ancora i conti con il passato fascista. Per questo il 25 aprile, anziché essere un momento importante e fondante della liberazione dall’oppressore/invasore e di libertà, è divisivo, dal momento che una buona fetta di italiani continua a nutrire nostalgia del ventennio fascista e sta provando a riscrivere la storia, all’insegna di un antistorico revisionismo. Prova ne sia il fatto che gli esponenti, tutti, del nuovo governo di destra, ivi compresa la Presidente, che si fa chiamare il Presidente, finora non hanno mai pronunciato la parola antifascismo, perché non ci credono, pur avendo giurato al momento della formazione del governo, sul rispetto della Costituzione antifascista e delle sue leggi. Inoltre, i loro provvedimenti politici, dalla proposta dell’autonomia differenziata delle regioni alla riforma del presidenzialismo senza i contrappesi previsti dalla costituzione, dall’occupazione della Rai alla censura nei confronti di intellettuali e giornalisti di opinione opposta al governo, puntano a trasformare la democrazia in autocrazia illiberale, la cosiddetta democratura, indebolendo, con l’eccesso dei decreti legge, la funzione autonoma del Parlamento.
In questo clima, però, si staglia con grande equilibrio e senso istituzionale il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che non perde occasione di ricordare l’importanza dell’unità del Paese e del rispetto dei diritti. Peccato, però, che la riforma del presidenzialismo limiterà, a detta dei costituzionalisti, i suoi poteri, finora garanti dell’unità dello Stato e del rispetto delle libertà.  In occasione della celebrazione del 25 Aprile, Sergio Mattarella ha pronunciato un bellissimo discorso, nel quale, a differenza degli esponenti del governo, afferma che l’antifascismo è un dovere di tutti gli italiani, che devono unirsi nel nome dei principi ispiratori della costituzione, ossia libertà di pensiero, di parola e di espressione, dignità e fratellanza, sottolineando il dovere della memoria. Ha anche richiamato il pensiero di un altro importante politico democristiano, Aldo Moro, sequestrato e ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978. 
Bella ciao è la canzone simbolo della Resistenza partigiana, oggi conosciuta ovunque nel mondo come icona di libertà. 

La propongo nella bellissima interpretazione della cantante italiana Tosca.




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25 aprile 2024 - Festa della Liberazione. Empty Re: 25 aprile 2024 - Festa della Liberazione.

Message  MurielB Mar 30 Avr - 17:58

Ciao Ida  grazie per tutte quelle spiegazioni di cui mi ero dimenticato Il fascismo e il nazismo non potevano che essere parenti e la lotta per la libertà era molto importante all'epoca
Bella ciao è la canzone simbolo della Resistenza. Canzone dei partigiani contro le truppe tedesche e il fascismo durante la Seconda guerra mondiale. Dal1963 è considerata un inno di resistenza in tutto il mondo. Oggi vogliamo ancora lottare per la libertà di espressione, per il meglio per tutti, ma in modo non violento. Come dimostra questo forum, preferiamo la penna alla pistola.

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